Assicurazione Natante

Proprio come per le auto, le moto o gli autocarro, anche le barche, i gommoni e i motori fuoribordo hanno bisogno di un’assicurazione per la responsabilità civile. Questa tipologia di polizza si chiama assicurazione per natanti. Ma cosa dice la legge? Quando questa assicurazione è obbligatoria? Ma soprattutto quanto cosa e come funziona?

Quali sono le imbarcazioni soggette ad assicurazione obbligatoria

Prima di poter capire quali sono tutti i tipi di imbarcazione che prevedono in modo obbligatorio la stipulazione di una polizza, bisogna capire di che cosa si tratta. Per la legge Italiana vengono considerate natanti tutte le barche a motore che sono lunghe 10 metri, le imbarcazioni a vela che hanno una lunghezza uguale o inferiore a 10 metri e i motovelieri della stessa dimensione della altre due tipologie di barche.

Sempre secondo la legge italiana, su qualsiasi barca sia montato un motore, a prescindere di quale modello sia, dalla potenza o dalla propulsione, è obbligatorio stipulare un’assicurazione. Quindi è obbligatorio stipulare una polizza anche sui tender e sulle barche a vela che vengono utilizzate solo nel porto.

Una cosa molto importante, è sapere che l’assicurazione serve anche se la barca deve stare ferma in porto, questo perché possono avvenire degli incidenti tra le barche ormeggiate in porto, può bastare anche solo una semplice maneggiata a danneggiarla. Quindi in sintesi bisogna stipulare un’assicurazione per tutte le tipologie di barche a motore, sui gommoni e sulle barche a vela, anche se restano in porto.

Dove è montato un motore deve esserci necessariamente anche l’assicurazione

Come abbiamo detto nel paragrafo precedente deve esserci un’assicurazione ovunque vi sia presente un motore.

  • Se il motore viene spostato su un’altra barca, allora anche l’assicurazione sarà spostata;
  • Se la barca possiede due motori allora vi devono essere due assicurazione, se non si rispetta la legge si paga una multa o la barca viene sequestrata;
  • Anche i gommoni devono essere assicurati anche se non si tratta di una barca vera e propria.

Cosa può coprire l’assicurazione per le barche?

Se si possiede un’imbarcazione ovviamente è consigliabile stipulare una polizza, anche perché la legge lo prevede. Un’assicurazione può coprire tutti i danni che vengono causati in modo involontario da terze persone durante la navigazione o quando la barca è ferma nel porto. Può essere rimborsato anche l’importo massimo che è stato stabilito dalla legge. Nel caso si verifica un incidente il risarcimento completo è di circa a 6.070.000 euro per i danni alle persone e 1.220.000 euro per i danni alle cose. Anche se nella propria polizza il massimale può essere anche alzato, ovviamente dipende anche dalla società assicurativa, anche se poi la rata da pagare sarà più elevata.

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Cosa non compre un’assicurazione natante?

Ma l’assicurazione per natanti non sempre copre tutti i danni, ad esempio ci sono alcuni casi in cui la compagnia assicurativa non può rilasciare un’eventuale risarcimento.

  • se il pilota della barca è sotto l’effetto di stupefacenti ed è in stato di ebbrezza;
  • se il pilota non possiede una regolare patente nautica per pilotare una barca;
  • se il natante non viene utilizzato secondo le sue caratteristiche;
  • se il sinistro avviene nel momento in cui due imbarcazioni stanno eseguendo una competizione sportiva utilizzando il motore;
  • se avviene nel caso in cui si sta conseguendo la patente nautica e l’esame viene svolto senza le dovute disposizioni della legge.

Se si stipula un’assicurazione per la barca dove è valida?

Quando si stipula una polizza assicurativa per la propria imbarcazione generalmente dura 1 anno e può essere valida in tutto il Mediterraneo, dallo stretto di Gibilterra fino al Canale di Suez. Ovviamente si può anche navigare in tutte le acque italiane e degli altri Paesi europei.

Quanto costa un’assicurazione natante?

Il costo di una polizza assicurativa per le barche varia a seconda della compagnia assicurativa che si sceglie. Generalmente bisogna considerare il periodo temporale di un anno e bisogna anche possedere un ormeggio stabile in cui depositare l’imbarcazione. Il primo costo si ha quando si deve effettuare una volta all’anno la manutenzione ordinaria, questo è un servizio che va fatto al di fuori dell’assicurazione, quindi non è compreso. Si può dire che se si tiene la propria barca al di fuori dell’acqua si possono limitare un bel po’ di inconvenienti.

Su un valore assicurato di circa 300 mila euro, si va da una rata di circa 65 euro ad un massimo di 110 euro. Ovviamente varia a seconda dell’imbarcazione e del motore che si possiede, ma nel compresso non supera i 150 euro. Ma l’assicurazione non è il vero problema in quanto le tariffe annuali sono basse. L’ormeggio o il deposito della propria imbarcazione, come abbiamo detto inizialmente, possono arrivare anche a cifre un tantino più elevate di quelle fissate per la polizza assicurativa.

Si possono aggiungere delle coperture aggiuntive alla propria polizza?

Proprio come su un’assicurazione per l’auto, anche per le barche è possibile aggiungere delle coperture aggiuntive. Questo passaggio è consigliabile soprattutto se si possiede una barca con un valore molto alto, queste garanzie possono essere ottime anche in caso si guasti o qualsiasi altro inconveniente.

  • Copertura di furto, generalmente viene stipulata su barche di valore;
  • atti vandalici;
  • incendio, negli ormeggi siccome le barche sono tutte vicino può essere una probabilità non poco nota;
  • eventi naturali, come ad esempio delle mareggiate o qualsiasi altro fenomeno che può danneggiare la barca;
  • recupero e trasporto;
  • infortunio del pilota o dei passeggeri a bordo nel momento in cui avviene un’eventuale incidente;
  • copertura legale nel caso in cui si verifica un contenzioso;
  • guasto, molto utile per non pagare cifre molto altre nel caso in cui si verificano delle riparazioni da fare.