Se chiedete ad un qualsiasi amministratore di condominio vi dirà che non c’è cosa più difficile di mettere d’accordo tutti gli abitanti di un palazzo. Questo aspetto, spesso trascurato, può portare a brutte conseguenze e lunghe diatribe in casi di danni e incidenti. Una soluzione di parte di questi problemi si può trovare stipulando una assicurazione condominio, più precisamente detta Polizza globale fabbricato, che permetterà la risoluzione di molte circostanze senza dover interpellare nessuno.
Basti pensare ad un evento atmosferico che può causare danni ingenti ad un edificio, o ancora peggio causare danni a terzi staccando pezzi del condominio. In questi casi saremo coperti e non dovremo fare altro che affidarci alla compagnia assicurativa. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa copre, se è obbligatoria ed a dare una panoramica per capire meglio il meccanismo.
Cosa copre l’assicurazione condominio
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La polizza ha il compito principale di coprire due macro categorie: i danni alle parti di uso comune del condominio ed i danni causati dalle parti comuni ai residente o a terzi. Nel caso in cui una parte del condominio come ad esempio la tromba delle scale o l’ascensore venga danneggiata, la polizza interviene per risarcire i danni.
Questi avvenimenti sono molto più comuni della nostra percezione quotidiana, basta un allagamento dovuto alla rottura di una tubazione, un incendio o un’esplosione, o in molti casi eventi atmosferici come forte vento o fulmini. In caso di mancanza di una copertura assicurativa in questi casi si cade nel turbine delle riunioni condominiali, dove per fare un qualsiasi intervento serve l’unanimità. Inoltre prevedendo un massimale alto si elimina anche il rischio di costi elevati che magari tutti i condomini non sono in grado di sostenere.
Fondamentale la parte che copre i danni provocati a terzi dovuti all’uso delle parti comuni o danni accidentali come la caduta di una parte di cornicione. In questo caso infatti copre sia gli inquilini, che terzi che prestatori d’opera che stanno facendo lavori sul palazzo. I danni possono essere anche seri, come nel caso di un infortunio che porti a infermità permanente o morte, ed essere coperti è una tutela che evita brutte sorprese.
Una cosa a cui prestare la massima attenzione è che la compagnia assicurativa non copre i danni dovuti ad una incuria o mancata manutenzione. Quindi sottoscrivere una polizza non significa poter fare tutto quello che vuoi e lavartene le mani, ma l’edificio deve essere mantenuto in una buona condizione. La polizza interverrà in quei casi dove entrerà in gioco l’accidentalità non prevedibile o evitabile.
E’ obbligatoria l’assicurazione condominio
In realtà non esiste alcuna legge ufficiale a livello statale che obblighi un qualsiasi condominio a sottoscrivere una polizza. Questo aspetto non è stato infatti mai normato e viene lasciata libertà di azione ad ogni contesto. Esistono condomini però che hanno inserito una clausola nel proprio regolamento, che la rende obbligatoria in modo che ogni inquilino che acquista un appartamento per contratto deve parteciparvi. Sicuramente il buon senso dovrebbe aiutare a scegliere la stipula dell’assicurazione, per evitare situazioni con spese di entità così elevata da mettere in grave difficoltà i condomini.
A chi spetta l’assicurazione condominio
La Polizza Globale Fabbricati deve essere stipulata dall’Amministratore di Condominio nella figura di rappresentante di tutti i condomini. Nel caso in cui sia prevista nel Regolamento Condominiale, esso potrà agire senza impugnare nessuna delibera, ma in forza del contratto redatto e sottoscritto in passato dai condomini. In caso invece in cui la clausola di obbligatorietà non fosse presente, è obbligatorio che la decisione sia deliberata dall’assemblea condominiale.
Durante l’assemblea dovranno essere presenti, per legge, al minimo la metà degli abitanti del condominio. All’amministratore poi toccherà anche il compito di relazionarsi con la compagnia assicurativa facendo le eventuali richieste di risarcimento e portando avanti tutte le pratiche burocratiche per ogni sinistro.
Come si paga l’assicurazione condominio
Per prima cosa viene deciso il premio con la compagnia assicurativa, andando a soppesare fattori come le clausole inserite nella polizza, i vari massimali erogabili, le condizioni e le caratteristiche del condominio come le dimensioni, la geo-localizzazione e lo stato di conservazione. La divisione poi della quota viene fatta poi in ragione dei millesimi di proprietà di ogni condomino con il relativo calcolo della percentuale di premio da versare.
Possono sussistere casi particolari, dove un condomino ha una responsabilità di rischio maggiore, e debba corrispondere una quota maggiore in proporzione agli altri abitanti. Questo può succedere ad esempio quando si ha una banca o un’azienda che svolge un’attività che possa costituire un pericolo per l’immobile.
Nel caso invece di un appartamento dato in locazione all’interno di un condominio, la legge prevede che il costo della polizza assicurativa ricaschi integralmente sul proprietario. Spesso capita che nel contratto di affitto si decida di dividere equamente la spesa al 50% con l’inquilino. C’è da dire che in questo caso è il proprietario ad avere accesso all’assemblea, quindi con potere decisionale in sede di votazione, ed anche i costi dell’amministratore sono a suo carico.