Introduzione
Da un punto di vista generale, le assicurazioni seguono una serie di logiche differenti. Ognuna di esse, infatti, è appositamente pensata per assecondare le esigenze di un particolare individuo; un esempio concreto di quanto appena affermato è l’assicurazione professionale per gli architetti. L’assicurazione professionale è una particolare tipologia di assicurazione che deve essere obbligatoriamente stipulata da tutti i professionisti iscritti all’albo.
Attraverso il Decreto Legislativo 137/2012, la sottoscrizione di questa particolare polizza assicurativa è diventata praticamente obbligatoria, motivo per il quale è imprescindibile adoperarsi per stipularne una.
Tuttavia, è di fondamentale importanza cercare di capire quali siano i vantaggi che si ricavano da questa particolare assicurazione, così da avere tutti gli elementi necessari per poter procedere senza problematiche o inconvenienti di sorta. Ecco quindi la necessità di capire a cosa serva, quale sia il suo funzionamento e quali siano le tipologie di danni che essa copre, così da poter orientare nel miglior modo possibile la propria scelta finale.
Assicurazione professionale architetti: come funziona?
L’assicurazione Professionale nasce con lo scopo principale di coprire i danni causati dalla negligenza del professionista coinvolto. Il suo obiettivo è quello, sostanzialmente, di coprire sia i danni causati dal professionista che il suo cliente, estendendo così la sua operatività a trecentosessanta gradi. Si tratta, dunque, a tutti gli effetti di una particolare assicurazione che copre gli eventuali danni che possono venirsi a configurare durante lo svolgimento delle attività lavorative normali.
L’utente interessato, attraverso l’apposita sottoscrizione di una polizza, versa mensilmente una quota assicurativa alla compagnia cui si è affidato per essere coperto in caso di qualsiasi danno. L’assicurazione professionale può essere sia retroattiva che postuma: nel caso di assicurazione retroattiva, verranno coperti anche i danni antecedenti alla stipulazione della polizza; la garanzia postuma, invece, copre i danni occorsi in maniera successiva all’interruzione della polizza, a patto che l’evento si sia verificato quando esisteva già una polizza assicurativa o se l’interessato non era al corrente di quanto occorso.
Cosa copre l’assicurazione professionale?
L’assicurazione professionale copre la negligenza, l’imprudenza e l’imperizia. Tuttavia, risulta fondamentale analizzare a fondo queste particolari configurazioni, così da capire bene di cosa si sta parlando. La negligenza si configura nel momento in cui il professionista trascura le regole principali del suo lavoro, comprese le criticità, causando così un danno al cliente. L’imprudenza, invece, si ha quando il professionista non ha la giusta prudenza mentre lavora, causando di conseguenza un danno più o meno grave al cliente.
Infine si parla concretamente di imperizia quando il professionista millanta di avere delle competenze che in realtà non possiede, causando così un danno al cliente che si è rivolto al suo operato. La colpa, però, può avere anche diverse declinazioni a seconda della sua entità: questa, infatti, può essere lievissima, lieve o grave. A seconda della tipologia di colpa, si avranno degli effetti più o meno gravi per il professionista coinvolto nella controversia sorta.
Per quanto riguarda la specifica categoria degli architetti, invece, è importante sottolineare quali siano le coperture garantite dall’assicurazione. Gli errori più comuni cui possono andare incontro gli architetti sono sicuramente quelli legati alla fase progettuale: un errore di progettazione, la scarsa o totale assenza durante la direzione dei lavori o la non osservanza delle norme in fatto di sicurezza sui luoghi di lavoro, ad esempio, sono solo alcuni degli errori che possono commettere degli architetti.
In questo modo, dunque, qualsiasi tipologia di problema viene adeguatamente coperto dalla polizza assicurativa, tutelando così contemporaneamente sia il professionista coinvolto che il cliente che, in tal caso, è a tutti gli effetti la parte lesa. Tuttavia, una volta compresa l’importanza di stipulare una polizza assicurativa professionale, può essere utile cercare di capire quale sia il suo costo e come funzioni concretamente la sottoscrizione del contratto, così da potersi orientare quanto più possibile nella scelta finale.
Quanto costa la sottoscrizione di un’assicurazione?
La sottoscrizione di un’assicurazione professionale richiede il versamento di una quota, che può essere più o meno alta a seconda della categoria coinvolta. Un commercialista, ad esempio, pagherà una quota annuale minore rispetto ad un chirurgo, motivo per il quale le possibilità di scelta sono decisamente vaste. In linea di massima, tuttavia, un architetto è tenuto sborsare una cifra annuale che oscilla tra i 2.000 e i 3.500 euro per far sì che ogni lato della sua professione sia adeguatamente coperto dal punto di vista assicurativo.
Capita a tutti di avere una svista lavorativa, ragione per cui è di fondamentale importanza fare in modo di munirsi di un’apposita assicurazione che abbia come scopo principale quella di tutelare sia il professionista che ha commesso l’errore che il cliente che ha subìto il danno. A questo punto, però è utile sicuramente cercare di capire quale siano gli elementi da valutare prima di procedere alla sottoscrizione, così da poter entrare in possesso di tutte le informazioni necessarie per poter scegliere.
Quali sono gli elementi da valutare?
Gli elementi da valutare prima di procedere alla sottoscrizione di una polizza assicurativa sono vari. Innanzitutto, ad esempio, è importante valutare il tipo di garanzia, così da evitare di sottoscrivere una polizza che abbia al suo interno troppe limitazioni. Inoltre, è bene controllare che all’interno del contratto ci sia la colpa grave, così da poter avere la certezza di ricevere l’adeguata copertura in caso di negligenza, imperizia o imprudenza.
Per quanto riguarda la parte più burocratica, è doveroso compilare come si deve il questionario, inserendo ogni tipo di dettaglio utile: l’omissione di uno di questi, infatti, potrebbe spingere la compagnia assicurativa a non pagare il danno causato. Anche la franchigia ricopre un ruolo importante, poiché grazie ad essa viene stabilita la somma di denaro che resterà nelle mani dell’assicurato qualora dovesse verificarsi un incidente di qualsiasi tipo. Infine, è importante controllare che ci siano le clausole di retroattività e postuma.