L’attuale crisi economica, purtroppo, fa sì che ci siano sempre più malintenzionati, pronti a colpire. E le truffe relative alle polizze assicurative sono all’ordine del giorno. D’altronde, con 38 milioni di auto che circolano regolarmente sul nostro territorio, il bacino da cui attingere è di sicuro considerevole.
Polizze temporanee e low cost
Indice
Molte delle truffe assicurative online puntano sulla leva del prezzo: se è molto più basso rispetto alla media nazionale, è bene partire già con una certa diffidenza. Molte compagini assicurative inesistenti si servono di questa strategia per ingolosire ignari automobilisti che, spesso, ci cascano.
Richiesta di risarcimento danni inesistenti
La formulazione di richiesta di un risarcimento danni inesistenti, pertanto, resta un classico: c’è chi se ne approfitta per incassare soldi, senza che il sinistro sia effettivamente avvenuto.
Si parta, però, dalla logica di fondo, secondo la quale la truffa ai danni delle compagnie assicurative è considerata un reato penale a tutti gli effetti. Per questo motivo, chi tenta di ottenere soldi o di avvantaggiarsene in termine economici in maniera impropria rischia davvero molto.
Altro caso ugualmente diffuso è quello delle truffe online. Il 42% degli italiani cercano informazioni su internet per risparmiare sui costi dell’assicurazione della loro auto. Ed è qui che si rischia seriamente di essere raggirati: vi sono una miriade di portali pirata che distribuiscono irregolarmente polizze false con i veicoli che non risultano assicurati. Intermediatori con contatti poco chiari, dovrebbero far scattare il primo campanello d’allarme. Non vanno poi sottovalutate le compagnie fantasma. Ma partiamo con ordine.
Frode assicurativa: definizione
Dicesi frode assicurativa tutta una serie di azioni illegali che portano a ottenere o a incrementare un incasso di un rimborso da pare di una compagine assicurativa. Il fenomeno con l’avvento di internet è cresciuto in maniera esponenziale. Tanto è vero che si parla con sempre maggiore frequenza di truffe online.
Cosa dice il Codice Penale?
L’articolo 642 del Codice Penale regolamenta la frode assicurativa: qui si mette in evidenza che coloro che conseguono un indennizzo di una polizza assicurativa o vantaggi che derivano dal contratto di assicurazione è punito con la reclusione da 1 a 5 anni. La dispersione, la distruzione, il deterioramento, l’occultamento, la falsificazione o l’alterazione di documentazione necessaria ai fini della stipulazione di un contratto di assicurazione rappresentano un esempio a supporto di quanto appena descritto.
Tirando le somme, quindi, chi prova a truffare una compagine assicurativa, sia per trarne benefici in prima persona che per arrecare vantaggi a terze parti, a prescindere da un eventuale grado di parentela, viene punto con la detenzione.
Come evitare le truffe assicurative online?
Scovare gli impostori è davvero difficile. L’IVASS suggerisce di adottare le necessarie cautele, nel momento in cui c’è da valutare le offerte assicurative. Questo sia online che via telefono, visto che WhatsApp, Telegram, gli instant messagging in generale così come i social network, rappresentano gli ambienti virtuali dove il problema è all’ordine del giorno. Una compagnia assicurativa seria si serve sempre dei canali di comunicazione ufficiale per una questione relativa alla salvaguardia dei dati personali. Difficilmente, ne uscirà al di fuori, se opera in modo corretto.
Pertanto, è scelta saggia prestare massima attenzione, effettuare tutti i controlli del caso, prima di effettuare il regolare pagamento del premio. Inoltre, quando si ricevono preventivi e offerte commerciali, è bene che la compagine assicurativa sia regolarmente autorizzata. Il controllo sul sito dell’IVASS, pertanto, è indispensabile, perché permette di sapere quali compagnie assicurative possono operare sia in Italia che all’estero.
Se l’intermediario non è iscritto al RUI (Registro Unico degli Intermediari Assicurativi), è opportuno lasciar perdere. I dati dell’intermediario devono essere chiari. Lo stesso dicasi per i suoi recapiti telefonici (posta elettronica certificata e recapiti telefonici, oltre che l’indirizzo della sede).
Attenzione ai comparatori online
I comparatori online rappresentano un nuovo modo per le compagini assicurative di reclutare clienti. Bastano pochi click, tutti intuitivi, per trovare in tempi rapidi la proposta commerciale di proprio gradimento: bisogna, però, fare attenzione al fatto che i comparatori online possono solamente indirizzare mediante link al sito web della compagnia assicurativa di riferimento, fungendo da intermediario. Non possono quindi richiedere il pagamento di una polizza in maniera diretta. A fronte di questa evenienza, si è a tutti gli effetti dinanzi ad una truffa online, ordita a regola d’arte.
L’indispensabile presenza dell’https in fase di valutazione dei preventivi online Quando si stanno valutando i preventivi online, è bene prestare attenzione al fatto che la pagina web deve avere come indirizzo nella barra di navigazione l’https e non l’hhtp. La lettera “s”, pertanto, simboleggia l’assoluta sicurezza.
Solo pagamenti tracciabili
A prescindere dalla compagnia assicurativa scelta, quando c’è una polizza online da saldare, è sempre fondamentare procedere esclusivamente con pagamenti tracciabili. Non è un caso se è proprio nella fase di pagamento che si verificano la maggior parte delle truffe online. A seguito del saldo del premio, è bene effettuare un controllo relativo alla polizza.
Per sapere se è attiva, è sufficiente collegarsi alla homepage del Portale dell’Automobilista, gestito dal Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, e digitare la targa della propria vettura all’interno della sezione “Servizi Online”. In caso contrario, è necessario rivolgersi all’IVASS e alla Polizia Postale, denunciando immediatamente quanto accaduto. Se perciò si richiede un pagamento a favore della compagine assicurativa su un conto corrente bancario di un intestatario non iscritto al RUI o su una carta di credito ricaricabile, è bene lasciar perdere.
Quali sono i rischi di acquistare una polizza assicurativa irregolare
L’automobilista truffato che ha acquistato una polizza assicurativa irregolare sta viaggiando a tutti gli effetti su un veicolo non assicurato. Oltre al danno dell’importo pagato ad una compagnia inesistente, corre il rischio di subire una multa sino a 3.39 euro, se sorpreso dalle Forze dell’Ordine. Chi invece acquista intenzionalmente una polizza online falsa o la falsifica, va inevitabilmente incontro alla sospensione della patente per un anno e alla confisca della vettura.
Conclusioni
In diverse occasioni, l’IVASS ha evidenziato che il problema delle truffe assicurative online è decisamente evidente: i siti pirata dove vengono distribuite irregolarmente polizze assicurative sono in netta crescita. Al momento se ne contano oltre 180. Attenendosi ai suggerimenti indicati, si eviteranno i rischi di imbattersi nelle truffe assicurative online e non si cadrà nella rete dei malintenzionati.