Prestito Cessione del Quinto | Cos’è, Pro e Contro, Quali Banche Offrono
Quando un soggetto richiede un prestito può restituire la somma dovuta attraverso una trattenuta sul proprio stipendio o pensione. Questa tipologia di prestito è conosciuta come cessione del quinto. Scopriamo nel dettaglio in che cosa consiste, qual è la convenienza e quali banche offrono questo prestito.
Che cos’è la Cessione del Quinto?
Si tratta di un prestito che viene richiesto in Italia addirittura dal 1950 e che consente di restituire a chi ha erogato il prestito il denaro ricevuto. La somma che si andrà a restituire sarà pari al 20% della propria pensione o del proprio stipendio (al netto). Per poter ottenere la Cessione del Quinto sarà necessario stipulare un contratto la cui durata parte da un minimo di 24 mesi sino ad un massimo di 120; non è consentito dalla legge superare il tempo massimo consentito.
Chi può ottenere la Cessione del Quinto?
La Cessione del Quinto può essere richiesta da pensionati (INPS e INPDAP), lavoratori dipendenti pubblici e privati; quest’ultimi devono però essere a tempo indeterminato.
Quali aspetti da valutare prima di richiedere la Cessione del Quinto?
Come accade per ogni tipologia di prestito, prima di richiedere la Cessione del Quinto è necessario analizzare le proprie esigenze e valutare se questa è la formula più adatta. Innanzitutto è importante sottolineare che quando si presenta questa richiesta è necessario essere certi che la trattenuta che verrà applicata al proprio stipendio non influenzi negativamente la capacità di spesa di una famiglia; ciò significa che, prima di richiedere la rata, bisogna essere sicuri che la si potrà sostenere.
Questa valutazione è possibile farla in base anche alla propria posizione lavorativa; chi, ad esempio, ricopre un ruolo importante oppure è assunto a tempo indeterminato. Allo stesso modo, chi è titolare di una pensione deve tenere conto che la durata del prestito sarà estesa fino a un’età massima pari a 85 anni.
Vantaggi offerti dalla Cessione del Quinto
Messo a confronto con i prestiti classici, questo presenta numerosi vantaggi per colui che lo richiede. Innanzitutto si tratta di un prestito a cui si può accedere con molta più facilità e che non richiede molte garanzie; già essere solamente in possesso di una busta paga è una garanzia valida. Inoltre, è possibile pianificare in tranquillità il pagamento delle rete perché su questo prestito vengono applicati tassi fissi, a partire dalla prima per arrivare all’ultima rata.
Un altro vantaggio particolarmente apprezzato consiste nella possibilità di non dover presentare garanzie, fatta eccezione chiaramente per il proprio stipendio o pensione. Essere, dunque, in possesso di un lavoro stabile o di una pensione è una garanzia più che sufficiente. Nel momento in cui viene stipulato il contratto tra il soggetto che eroga il finanziamento e il datore di lavoro non bisognerà sostenere costi di intermediazione, proprio perché la stipula avviene in maniera diretta, senza l’aiuto di intermediari. Infine, è possibile rinnovare o estinguere il prestito anticipatamente.
Svantaggi
Uno degli aspetti negativi della Cessione del Quinto riguarda l’impossibilità, per giovani appena assunti o dipendenti presso piccole aziende, di accedere a questo prestito; nel primo caso, i neoassunti non godono né di un lauto stipendio né della certezza di avere un posizione lavorativa stabile. Nel secondo caso, invece, la legge vieta la possibilità di concedere il prestito a coloro che sono dipendenti di una azienda che possiede meno di 16 dipendenti.
Chi richiede la Cessione del Quinto non potrà allo stesso tempo richiedere un anticipo del TFR; ciò avviene perché altrimenti il calcolo della rata subirebbe una modifica. Un altro aspetto vincolante relativo a questo prestito consiste nel possedere obbligatoriamente una copertura assicurativa, che tuteli la sicurezza del soggetto richiedente e di conseguenza l’ente che eroga il prestito.
Come presentare la domanda di Cessione del Quinto
Per poter ottenere il prestito è necessario presentare al momento della richiesta una copia del contratto di lavoro, allegando allo stesso le ultime buste paga e la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente; ciò è necessario a dimostrazione che si è in possesso di un lavoro stabile. Chi, invece, è titolare di pensione non dovrà fare altro che presente un documento emesso dall’ente previdenziale che attesti la titolarità della pensione.
Quali banche offrono questo prestito
Qui di seguito potrai consultare un elenco delle banche che offrono l’opportunità a dipendenti e pensionati di poter accedere alla Cessione del Quinto:
Unicredit
Questa banca applica percentuali di tassi differenti, ossia per quanto riguarda i dipendenti pubblici la percentuale di tasso è pari al 6,13%, invece per i dipendenti privati viene applicato il 7,8%; Taeg massimo pari al 18,7%. Chi invece è titolare di pensione potrà godere di un prestito a cui vengono applicati Tan pari al 7% e Taeg 7,7%;
Credem
Offre una Cessione del Quinto distinta per quanto riguarda i dipendenti ed i pensionati. Nel caso del lavoratore dipendente (sia pubblico che privato) verrà applicato un tasso fisso (Tan) pari al 6,82% e un Taeg pari a 8,19%. Per quanto riguarda, invece, i titolari di pensione verrà applicato sulle rate un Tan pari a 6,53% e Taeg di 7,8%;
BPER Banca (ex Unipol)
Anche questa banca applica tassi differenti per i lavoratori dipendenti pubblici, privati, e titolari di pensione. I dipendenti pubblici potranno godere di un prestito a cui verrà applicato un Tan del 4,15% e Taeg al 4,79%; ai dipendenti privati verrà applicato il Tan al 6,51% ed il Taeg al 7,38%; i titolari di pensione, invece, verrà applicato un Tan pari al 5,7% e il Taeg pari al 6,47%;
Banca Progetto
Applica tassi differenti sia per quanto riguarda i dipendenti (pubblici e privati) e pensionati. Nel caso di un lavoratore dipendente, il Tan fisso applicato sarà pari al 4,7% ed il Taeg pari al 6,36%. Per quanto riguarda, invece, i titolari di pensione i tassi applicati saranno il 6,15% (Tan) e l’8,53% (Taeg);
BPM
I tassi che vengono applicati variano in base al richiedente. Per quanto riguarda i dipendenti pubblici verranno applicati il 7,82% (Tan) e l’8,16% (Taeg); nel caso di lavoratori dipendenti privati il Tan sarà pari all’8,3% ed il Taeg all’8,65%; infine, per quanto riguarda i titolari di pensione il Tan applicato sarà pari al 7,9% ed il Taeg all’8,22%.