Prestito con Garante | Cos’è, Come Funziona e Cosa Bisogna Sapere
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Prestito con garante: cos’è e come funziona
Oggi, rispetto a qualche decennio fa, le possibilità di chiedere dei finanziamenti sono cresciute sensibilmente grazie a un’enorme proposta di forme di prestito diversificate.
Tra le tante offerte garantite dalle banche e dalle società finanziarie è possibile accedere anche al prestito con garante, una forma di finanziamento che prevede, qualora il beneficiario risulti insolvente, che sia un soggetto terzo a rimborsare la parte di debito restante o tutto l’importo erogato. Una formula che per gli istituti di credito eroganti riduce notevolmente il rischio, in quanto la presenza di un garante garantisce la restituzione del denaro prestato.
Molto spesso sono proprio i genitori a rivestire il ruolo di garanti per i rispettivi figli che hanno avanzato richiesta di prestito presso una banca o una società finanziaria. Questo perché non sempre, al momento di richiedere un finanziamento, l’istituto di credito si accontenta della sola busta paga. Ecco allora l’importanza della figura del garante, che si assume l’onerosa responsabilità di dover eventualmente restituire anche l’intera somma oggetto del prestito, ovviamente in caso di insolvenza da parte del debitore principale.
A tal proposito, la posizione reddituale del garante deve essere tale da assicurare all’istituto erogante la restituzione delle rate residue del finanziamento. Per questo, non possono fungere da garanti coloro segnalati come cattivi pagatori, i precari e i disoccupati.
Generalmente hanno la necessità di un garante:
- i lavoratori precari;
- i pensionati con una pensione insufficiente a coprire le rate del prestito;
- i soggetti segnalati come cattivi pagatori;
- i soggetti senza busta paga.
Prestito con garante: documentazione e requisiti richiesti
Il garante per essere accettato dalla banca o dalla società finanziaria deve assolutamente dimostrare una situazione economica solida. Per farlo, è necessaria la presentazione della documentazione che accerti la possibilità da parte del garante di farsi carico delle rate da rimborsare in caso di insolvenza del richiedente. Sono quindi da presentare le ultime buste paga, nel caso il ruolo di garante venga ricoperto da un lavoratore dipendente. Tra l’altro, non capita raramente che gli istituti di credito a supporto chiedano anche il contratto di lavoro, preferibilmente a tempo indeterminato.
Nel caso di contratto di lavoro a tempo determinato, i termini contrattuali del rapporto di lavoro dovranno essere necessariamente successivi alla scadenza del prestito. Invece, se la figura del garante viene svolta dai lavoratori autonomi, bisogna presentare il Modello Unico, un altro documento per attestare la situazione reddituale. Inoltre, il garante deve essere completamente libero da precedenti finanziamenti, mutui o debiti.
Documenti di reddito a parte, qualunque sia la categoria di appartenenza del garante, vanno anche presentati copia di un valido documento di riconoscimento e copia del codice fiscale. Ma non finisce qui, perché è importante pure il requisito dell’età anagrafica. Chi si assume la responsabilità di fungere da garante deve essere maggiorenne e non di età troppa avanzata.
Generalmente il garante deve avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, anche se ogni banca può prevedere restrizioni ancora maggiori. In diverse circostanze, infatti, quando sono i pensionati a voler fare da garanti, ai fini della concessione del prestito le cose si complicano molto.
Prestito con garante: conviene realmente?
Spesso la richiesta di un prestito con garante costituisce l’unica soluzione per ottenere una maggiore liquidità, oltre a non comportare cambiamenti in relazione agli interessi e al piano di ammortamento. Quindi la presenza del garante non rappresenta affatto un fattore di svantaggio, ma non di rado è utile a facilitare l’accoglimento della pratica di prestito e a ottenere il denaro più rapidamente.
Casomai, tale finanziamento può risultare svantaggioso proprio per la figura del garante, nel caso in cui fosse chiamato alla restituzione del debito per insolvenza del richiedente. La ragione per cui prima di assumere tale responsabilità bisogna essere coscienti dei rischi che si corrono e soprattutto conoscere bene il fruitore del prestito con garante. Anche perché, una volta garanti, se non si riesce a fronteggiare i debiti altrui, si rischia seriamente la segnalazione di cattivo pagatore.
Prestito con garante: le diverse opportunità
Oggigiorno il mercato dei finanziamenti italiano offre tante opportunità in virtù di un’offerta su vasta scala e dei numerosi istituti di credito. In un contesto simile, la cosa fondamentale è sapersi muovere e non fermarsi al primo preventivo. In fondo, con i comparatori online presenti sul web, individuare la migliore offerta non è una cosa così difficile da farsi. Sono sufficienti una manciata di minuti, un minimo di pazienza, l’esatta compilazione dei format delle varie banche e società finanziarie e una buona conoscenza della materia.
In pochi minuti, infatti, potrete ottenere una tabella comparativa dei diversi prestiti proposti e individuare il più conveniente. In tale logica è fondamentale fare attenzione in modo particolare al TAN (Tasso Annuo Nominale) e al TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Occhio soprattutto al TAEG, l’indicatore per segnalare il costo totale del debito e comprensivo quindi di tutti i costi obbligatori ai fini dell’apertura e del pagamento del finanziamento.