Prestito Partecipativo

Prestito Partecipativo | Cos’è e Come Funziona

Il mondo dei prestiti conosce una serie di declinazioni differenti, ognuna delle quali finalizzata ad un determinato scopo.  Sia che si tratti di chiedere una somma di denaro ad una banca per acquistare casa o che piuttosto si richieda un finanziamento per i motivi più disparati, è interessante notare come le banche offrano una soluzione differente a seconda di ogni esigenza.

Tra le varie formule presenti, è impossibile non parlare del prestito partecipativo che ha come scopo principale quello di sostenere le piccole e medie imprese, attraverso l’erogazione di denaro che segue delle logiche proprie. Affinché siano ben chiari i meccanismi di questa tipologia di prestito, è utile analizzare a fondo la questione, andando così ad evidenziare tutti quelli che sono i fattori caratterizzanti di questa particolare forma creditizia.

Questa viene adoperata in particolar modo dalle piccole e medie imprese, che ancora oggi costituiscono la colonna vertebrale dell’intera economia Italiana, in ogni sua forma o ambito.

Cos’é il prestito partecipativo nel dettaglio

Da un punto di vista più specifico e circoscritto, il prestito partecipativo è una forma creditizia non destinata alla totalità delle persone, ma solo ed esclusivamente alle piccole e medie imprese. In questo modo, quindi, il denaro erogato favorisce il corretto e concreto investimento aziendale.

Dato che le imprese di qualsiasi entità esse siano sono soggette alle logiche del mercato, è importante tenere a mente che il prestito partecipativo è ad alto rischio, ragione per cui viene concesso solo per finanziare progetti che hanno come scopo quello di aiutare lo sviluppo economico e aziendale.

Una volta ottenuto il prestito partecipativo, l’impresa che ne ha fatto richiesta può contare su delle risorse aziendali complete volte a perseguire l’obiettivo che l’impresa si è posto sin dal principio. Grazie alla sua finalità ben precisa che ha come scopo quello di rilanciare o di investire nello sviluppo, il prestito partecipativo viene denominato anche con il nome di capitale per lo sviluppo.

Il funzionamento del prestito partecipativo

Il prestito partecipativo segue una logica semplice abbastanza immediata da comprendere. Innanzitutto, è bene premettere che tale forma creditizia presuppone un’interazione fra tre soggetti coinvolti: la banca, l’azienda richiedente e i soci.

Il rimborso delle rate soggiace direttamente ai risultati economici che l’azienda ha effettivamente raggiunto, commisurando così la cifra da corrispondere all’istituto bancario presso cui si è stipulato il contratto. Nel complesso, la durata del prestito partecipativo può essere cadenzata in un arco temporale che va dai cinque ai dieci anni, attraverso un piano di ammortamento in rate trimestrali o semestrali (il piano di ammortamento è la suddivisione dei pagamenti attraverso delle rate mensili da pagare alla banca, stabilendo all’atto della sottoscrizione del contratto la durata di tale piano).

I prestiti partecipativi seguono due declinazioni differenti la cui scelta può essere discussa e trattata a seconda delle specifiche esigenze personali. Queste due forme sono la finanziaria e l’equity.

Prestito-Partecipativo

Quali sono le differenze che intercorrono tra finanziaria ed equiti

Come anticipato, finanziaria ed equity sono le due declinazioni differenti del prestito partecipativo.

Per quanto concerne la finanziaria, questa si configura come una delle soluzioni più comuni nel mondo dei prestiti: consiste, infatti, nel richiedere una somma di denaro all’istituto bancario, somma che viene corrisposta qualora vi siano determinati requisiti valutati dalla banca. La restituzione del denaro avviene tramite un apposito piano di ammortamento, i cui dettagli verranno stabiliti in sede di firma del contratto.

Per quanto riguarda equity, invece, le cose cambiano: in tal caso l’istituto creditizio partecipa attivamente al progetto della società, diventando a tutti gli effetti un socio di essa.  La formula di equità, il cui nome anticipa il concetto, pone sullo stesso piano tutti i soggetti coinvolti: la banca coinvolta, quindi, può partecipare al progetto in prima persona scegliendo autonomamente se partecipare al guadagno o al rischio del progetto.

I fattori che caratterizzano il prestito partecipativo

Il prestito partecipativo è caratterizzato da una serie di fattori fondamentali di cui bisogna tenere necessariamente conto:

  • le garanzie;
  • il rimborso;
  • la remunerazione

Le garanzie costituiscono quasi il punto fondamentale dell’intera faccenda, poiché attraverso queste la banca stabilirà se concedere o meno il denaro. Il rimborso consiste nella restituzione della quota capitale sul debito, restituzione che spetta all’impresa. L’importo in questione viene calcolato in relazione all’aumento del capitale sociale.

La remunerazione, infine, consiste nel pagamento degli interessi maggiorati di un tasso che viene preventivamente concordato, a seconda anche delle performance lavorative dell’azienda. Tutti questi fattori, quindi, si rivelano essere di fondamentale importanza affinché si possa richiedere un prestito partecipativo senza incorrere in inconvenienti di sorta, ma potendo al contrario ottenere la somma di denaro desiderata tenendo in considerazione tutti quelli che sono i criteri fondamentali legati a tale forma creditizia.

Qual è l’iter da seguire per richiedere un prestito partecipativo

Le modalità per richiedere un prestito partecipativo sono soggette ad una serie di cambiamenti che variano a seconda della regione e di altri fattori coinvolti.

Tuttavia, vi sono una serie di documenti da presentare che sostanzialmente non si modificano in maniera eccessiva. Tali documenti sono:

  • il conto economico che si prevede dopo la realizzazione del programma di attività;
  • il bilancio relativo agli ultimi due esercizi;
  • certificato d’iscrizione alla Camera di Commercio;
  • elenco degli affidamenti bancari e degli utilizzi ad essi correlati;
  • prova del versamento delle spese di istruttoria;
  • una relazione dettagliata su quelle che saranno le attività dell’impresa cui dovrà essere allegato il programma di attività previsto.

Presentare questi documenti è praticamente imprescindibile: dopo che la banca avrà valutato e analizzato tutti i fattori coinvolti, deciderà se procedere all’erogazione del prestito, dando così la possibilità alla piccola o media impresa che ne abbia fatto richiesta di portare avanti il suo progetto.